C. S. n° 7 – AmbriaJazz
Appuntamenti dal 30 luglio al 1° agosto
Un nemico – giurato e mascherato – di qualsivoglia ingiustizia, la lingua madre e i suoi paladini, le colonne sonore dei film degli anni ’60 e ’70.
AmbriaJazz Festival 2021 dice arrivederci con un fine settimana di eventi particolarmente originali che chiudono un mese nel corso del quale Valtellina, Valle Spluga e Poschiavo hanno avuto la possibilità di fare la conoscenza e godere dell’ascolto di formazioni interessanti e di progetti che hanno sì al proprio interno il jazz, ma lo hanno anche declinato, irrobustito, emulsionato e shakerato schiudendo nuove e inedite vie decisamente interessanti.
Un festival sempre più green che quest’anno è stato dichiaratamente #camminante – questo il tema della 13° edizione – nell’invitare (e l’invito è stato accolto di buon grado da decine e decine di spettatori) a raggiungere i luoghi dei concerti a piedi oppure in bicicletta, nel dare la possibilità anche agli ascoltatori di domani di “entrare dentro” la musica attraverso i laboratori di Germogli Sonori e nel permeare delle cosiddette buone pratiche ogni momento di questa autentica maratona musicale che ogni anno cresce anche grazie all’apporto imprescindibile di decine e decine di entusiasti volontari.
BUON COMPLEANNO ZORRO
Il fine settimana parte con un omaggio davvero speciale, ovvero quello che il Tinissima Quartet (Francesco Bearzatti Sax Clarinet; Giovanni Falzone Trumpet Flugelhorn; Danilo Gallo Bass Guitars; Zeno De Rossi Drums Percussion) dedicano a… Zorro, sì, a Zorro, nel centenario della sua creazione.
Zorro è una selvaggia suite di grandi temi cinematografici, intermezzi romantici, ampi paesaggi e inseguimenti mozzafiato.
“Il jazz è la musica della liberazione, della resistenza all’ingiustizia, del romanticismo e dell’avventura, e talvolta del conflitto. La sua vera identità è sempre stata doppia piuttosto che singolare. Più o meno
nello stesso periodo il primo jazz entusiasmava il pubblico, i lettori erano senza fiato per le avventure di un uomo mascherato chiamato Zorro che era stato chiamato fuori dall’oscurità dell’oppressione per
rimettere le cose a posto [lasciando il suo segno sul muro ogni volta].(…) – si legge sul sito di CAM JAZZ – Zorro non è una conferenza politica, però; è un viaggio divertente e profondamente commovente attraverso un paesaggio da sogno che condividiamo segretamente. E ricorda che il “jazz” finisce con non una “z” spazzata ma due … (Brian Morton)”.
A rendere se possibile ancora più singolare questo tributo ai 100 anni di Zorro, la location che dalle 21 ospiterà il concerto che rientra nel progetto JazzRail “sposato” da AmbriaJazz. JazzRail è un progetto su scala nazionale con capofila l’associazione Spazio Musica, in collaborazione con I-Jazz e sostenuto dal MIC, naturalmente ci devono essere i treni e quale posto migliore dello scalo ferroviario di Tirano? dove il pubblico, per l’occasione, potrà ammirare anche splendide locomotive d’epoca e cimeli ferroviari restaurati dal Gruppo Ale 883.
In caso di pioggia il concerto si terrà al Cinema Teatro Mignon.
L’evento è realizzato in collaborazione con Gruppo Ale 883, Consorzio Turistico Media Valtellina e Comune di Tirano.
NEL SEGNO DELLA MADRE
AmbriaJazz è innovazione, sperimentazione, contaminazione, ma anche e sempre tradizione. Quella che ogni anno porta musicisti e pubblico proprio nel luogo che dà il nome a questa fortunata rassegna: Ambria.
L’appuntamento di sabato 31 luglio sarà proprio ad Ambria, nel prato della chiesa alle 12 con LinguaMadre, il primo album della band composta dal duo Bottasso (Simone Bottasso e Nicolò Bottasso), da Elsa Martin e da Davide Ambrogio, quattro musicisti provenienti da diverse regioni dell’Italia e da differenti ambiti musicali.
In questo loro lavoro, in cui il fulcro tematico è la “madre” – come figura centrale di molta poesia popolare, e come lingua – si è voluto ridare suono e voce alle poesie raccolte da Pier Paolo Pasolini e contenute nel Canzoniere italiano pubblicato nel 1955, attraverso il senso estetico e le procedure sonore di chi oggi suona e interpreta in maniera creativa musiche di tradizione orale, creando partiture originali dove forme più progressive si alternano ad atmosfere più liriche ed evocative. Canti della terra, canti di invocazione, canti di dolcezza, canti di straniamento, canti di guerra, canti di supplica che si stagliano su paesaggi sonori camaleontici, onirici, cavalcate ritmiche,
incedere perdifiato insieme a ostinati ticchettii… tutto questo all’interno delle 9 tracce che compongono l’album di esordio di questi giovani e coraggiosi musicisti.
Pasolini vedeva nel dialetto l’ultima sopravvivenza di ciò che ancora è puro e incontaminato.
E della necessaria importanza di difendere e mantenere viva la lingua madre è sempre stato ed è strenuo sostenitore anche Luigi Zani, grande appassionato e studioso della lingua valdambrina, presenza-simbolo della data di Ambria di tutte le edizioni di AmbriaJazz così come lo sarà sabato.
L’evento rientra tra quelli di #jazzcamminante a piedi con le Guide del Parco, per chi lo desiderasse la partenza (ma soltanto se non piove!) è da Vedello alle ore 9:30
A differenza delle altre volte, però, niente polenta. Gli spettatori dovranno organizzarsi con il pranzo al sacco.
Previsto anche il laboratorio di Germogli Sonori per bambini dai 6 ai 13 anni nel prato della chiesa di Ambria dalle 14.30 alle 16.30 (in caso di pioggia, in chiesa e nella canonica). Tema del giorno, “Giochi sonori nella natura”.
Evento in collaborazione con l’Ghirù, Popolo d’Ambria e Comune di Piateda.
DAL SET AL… SET
Gran finale della rassegna domenica 1° agosto alle 21 a Bormio. In Piazza del Crocefisso ad esibirsi in questa ultima data di AmbriaJazz Festival 2021 l’Antonio Zambrini “Image trio”: ANTONIO ZAMBRINI piano – ALEX ORCIARI double bass – PASQUALE FIORE drums in “Trio music, sound and suggestion from Jazz and Cinema”
In scaletta musiche di Nino Rota e Fiorenzo Carpi, comprese alcune famose canzoni composte per i film da Federico Fellini, Luigi Comencini, Francis Ford Coppola e alcuni originali di Zambrini. Antonio Zambrini presenta alcuni estratti della sua ricca discografia, inclusi gli originali che sono stati eseguiti negli anni passati con personalità di spicco del jazz come Mr. Lee Konitz, Mr. Eliot Zigmund, Rita Marcotulli, Maria Pia De Vito e molti altri. Inoltre, il set include arrangiamenti personali di brani della tradizione italiana delle colonne sonore del cinema degli anni ’60 e ’70.
Alex Orciari e Pasquale Fiore sono tra gli strumentisti più richiesti nel panorama jazz italiano contemporaneo, ognuno di loro si è esibito con molti solisti e band e ha lavorato negli anni con solisti come Antonio Faraò, Paul Jeffrey, Emanuele Cisi, Giovanni Amato, Stiepko Gut, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Bob Bonisolo, Bjorn Solli, Don Friedman.
In caso di pioggia il concerto si terrà all’Auditorium Terme di Bormio.
Evento in collaborazione con Biblioteca e Comune di Bormio.https://www.eventbrite.it/e/biglietti-ambriajazz-festival-antonio-zambrini-image-trio-156139785301